Bamba Yoga, al secolo Peggy Sue Gervasi, nasce nella baia San Francisco nel back stage di un concerto rock sul finire degli anni ‘60. La levatrice indiana presente al parto, alla vista della bimba, entra in trance sciamanica e prende a parlare in una lingua che i presenti, tutti strafatti di acidi, non comprendono. Peggy Sue trascorre felicemente i primi anni di vita nella comunità Hippy di Esalon vicino a Berkley, crescendo a latte e mescalina. Appena ottenuto il diploma lascia Beverly Hills, dove i suoi genitori si trasferiscono dopo aver ereditato trilionate di dollari dal nonno petroliere, e intraprende un lungo viaggio in India. Vive le mille realtà mistiche e umane del subcontiente prima di fermarsi, quasi per caso, in un piccolo ashram di Calcutta dove resta per oltre tre anni. Guidata dal guru Auro Bono penetra nei misteri della filosofia indiana, studia con passione il sanscrito laureandosi a pieni voti in lingue indoariane. Ottiene con facilità la cattedra di Urdu Neobarocco all’Università di Bombay. Ma la vita accademica non riesce a trattenere il suo slancio mistico, lascia l’insegnamento e parte, nuda e coperta di cenere per un pellegrinaggio che la porterà a toccare tutti i centri religiosi maggiori e minori dell’India (motivo per cui viene citata nel Guinness dei Primati). In questo periodo vive avventure incredibili e incontra uomini straordinari, tutte esperienze che riporterà nel suo capolavoro Attraverso l’India ma da dentro me stessa. Si fermerà dieci anni dopo nella regione di Mumbai dove, prendendo il nome di Bamba Yoga, aprirà un proprio ashram che chiamerà: Giardino del Non Essere Mistico del Dharma Cosmico. Oggi, in odore di illuminazione, accoglie persone da tutto il mondo che vogliano assieme a lei trovare la liberazione dal samsara e dal peso terreno dei propri risparmi.
Tra le sue pubblicazioni di maggior rilievo ricordiamo: Karma for Dummies; Dissociarsi dal corpo in 10 lezioni semiserie; Magical Mystical Trip; Il tuo corpo ride, il mio portafoglio ringrazia; Ermete, Auramazda e Krishna le tre vie che si incrociano al semaforo dell’amore.
|