Galina Vladimirovna Tarkovskaja
Studiosa di misteri sovietici   large product photo

Galina Vladimirovna Tarkovskaja, originaria della città di Syktyvkar nella Repubblica dei Komi, ha ricoperto fino al 2006 la carica di responsabile ufficio stampa nazionale e internazionale per la società Navoz, primaria realtà leader nella produzione e commercializzazione di letame. Dieci anni in questa importante posizione hanno rafforzato l’innata passione per le tradizioni della sua terra. Sentendo forte il richiamo dell’immensa provincia russa, trascorre due anni viaggiando per tutta l’URSS e soggiornando soltanto nei più piccoli villaggi contadini al fine di poter raccogliere, attraverso i racconti degli anziani del luogo, gli aneddoti storici più interessanti che avrebbero dovuto costituire il corpus del progetto editoriale a cui stava lavorando. Proprio durante questo girovagare si rese conto che, per quanto il suo Paese fosse ricco di usi e costumi davvero particolari, ancor più numerosi erano i misteri e gli eventi inspiegabili che costellavano anche il più recente passato storico. Oscuri eventi, arcani a cui Galina Vladimirovna cerca, con la testardaggine tipica del suo popolo, di dare una spiegazione scientificamente accettabile. Attualmente, chiusa in un delizioso buen retiro situato in un luogo imprecisato della penisola della Kamcatka, conduce forse le sua ricerca più importante tesa a scoprire cosa fosse stato servito per pranzo all’Imperatrice Caterina Seconda quel 6 novembre del 1790, prima che si fermasse a defecare sotto la giovanissima quercia piantata nel centro del villaggio di Mokovoje. Da allora la pianta crebbe, ad una velocità davvero miracolos, forte e frondosa. Donne con problemi di fertilità e uomini con disfunzioni erettili traevano, dal semplice contatto con il tronco di quell’albero, indiscutibili benefici. Fino a che, un misterioso incendio doloso, lo ridusse in cenere. Tra le sue innumerevoli pubblicazioni ricordiamo Pensi che io sia rispettabile? Effluvi alcolici:Velleità di contrattacco russo. Grande appassionata di sport nel 2008 a Ufa, ha conquistato la medaglia d’oro nella finale dei 100 metri di corsa sul ghiaccio con tacco.