Enrico Ubaldo nasce il secolo scorso da una famiglia di stretta osservanza religiosa (i Lorelei sono una delle stirpi più antiche del Canton Grigioni, migrate anzitempo dalla omonima rupe sacra sul fiume Reno). Fin da piccolo dà segno di quell'irrequietezza che lo porterà ad abbandonare il luogo natio. Giovanissimo vince una borsa di studio e si laurea brillantemente alla Leo Taxil University, nel semiCanton Appenzello Interno: quindi parte alla volta del mondo. Già allora la passione per l'esoterismo, filtrata da una attenta conoscenza degli usi e dei costumi dei popoli europei, lo portano ad interessarsi della divulgazione misterica. Tra le genti del mediterraneo italico riscuote grande apprezzamento, grazie soprattutto alle sue misurate apparizioni ad Uomini e Donne e Forum. Nel contempo scrive - insieme a Laurent Carmine Levi - una storia in tre volumi del Teatro Grand Guignol, intrecciata di dotti riferimenti alla cultura Maya ed al fenomeno, così tipico di quel teatro, dei cerchi nel grano (crop circles). Allo scoccare del primo anno bisestile del nuovo millennio una crisi mistica lo coglie impreparato, e lo fa sprofondare in una lunga depressione, che lo porta a fuggire in luoghi ancora oggi sconosciuti.
Incredibilmente, dopo quattro anni, riappare dal nulla e pubblica quello che è da molti considerato un classico assoluto della cultura misterico-cibernetica L'uomo che volava piano. Sull'onda del successo le sue apparizioni televisive aumentano smodatamente, così come la sua autostima. Misterium è l'ultimo passo del suo lungo cammino di ricerca e divulgazione.
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